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Finanze vaticane, cambia il direttore dell’Autorità di Informazione e Supervisione Finanziaria

Bandiera della Santa Sede | La bandiera della Santa Sede | Bohumil Petrik / CNA

Federico Antellini Russo, finora vicedirettore, prende il posto di Giuseppe Schlitzer, nominato nel 2020 a capo dell’organismo antiriciclaggio vaticano

In lieve anticipo con la scadenza del suo mandato quinquennale, Giuseppe Schlitzer viene sostituito alla direzione dell’Autorità di Informazione e Supervisione Finanziaria da Federico Antellini Russo, che è in forza all’autorità da prima del “nuovo corso” e che finora ha svolto le funzioni di vice-direttore. Ma, ed è questo il dato interessante, Antellini Russo svolge anche le funzioni di vicepresidente, rendendo ancora più sfumata la differenza tra presidenza e direzione che si era già persa con i nuovi statuti del dicembre 2020, che avevano tra l’altro cambiato il nome dell’Autorità da Autorità di Informazione Finanziaria ad Autorità di Informazione e Supervisione Finanziaria.

La nomina di Antellini Russo sembra voler dare un segno di continuità, dato che questi è stato in forza all’autorità sin dagli inizi, e ne ha visto la crescita fino a dare alla Santa Sede un sistema finanziario credibile e riconosciuto a livello internazionale. Ma Antellini Russo è stato anche nell’Autorità che ha visto una perquisizione dei suoi uffici per il processo sulla gestione dei fondi della Segreteria di Stato (nel quale ha testimoniato), lo scollegamento dal circuito Egmont e poi la necessità di risolvere la questione stabilendo un protocollo di intesa con il promotore di giustizia vaticano.

Breve profilo del nuovo direttore: Federico Antellini Russo è laureato in economia politica all’Università LUISS Guido Carli e poi docente in questo ateneo. Dal 2008 al 2013 è stato economista presso l’area Research and Development di Consip spa e dal 2013 al 2015 presso il Servizio Ricerca e Studi di Cassa Depositi e Prestiti.  

Da vedere come gestirà il doppio ruolo di direttore dell’Autorità e vicepresidente. Il ruolo del presidente dell’Autorità era stato rafforzato dagli Statuti del 2020. Nello Statuto AIF approvato nel 2014, il ruolo del presidente era stato delineato proprio per una chiara distinzione dei ruoli: un presidente di garanzia, una direzione operativa, un consiglio che elaborasse le strategie. Ora, i poteri del direttore sembrano essere più limitati, e il consiglio esecutivo potrebbe anche creare possibili conflitti di interessi se i membri hanno incarichi esterni.

Il ruolo del direttore sembrava più limitato nello statuto 2020. Se, nello Statuto del 2014, il direttore è colui che “dirige, organizza e controlla l’autorità” e anche “adotta istruzioni e linee guida in materia di organizzazione e attività del personale”, e fa le sue proposte in materia di regolamenti, bilanci e sanzioni al Consiglio direttivo, con lo statuto del 2020 il direttore fa le stesse proposte direttamente al presidente dell’Autorità.

Ma cosa farà Antellini Russo ora che è anche vicepresidente? E, soprattutto, si arriverà ad una sostanziale identificazione tra direttore e presidente se ci sarà una transizione alla fine del mandato alla presidenza di Carmelo Barbagallo il prossimo anno?

C’è il rischio di un ritorno al passato, e a quelle criticità che avevano portato nel 2012 la Santa Sede a riscrivere la prima versione della legge antiriciclaggio per passare il test dei valutatori del Comitato del Consiglio d’Europa MONEYVAL. Gli ultimi rapporti di MONEYVAL, tra l’altro, hanno avuto luci e ombre.

Si attende, tra l’altro, la nomina di un nuovo vicepresidente per l’autorità.

Questo articolo è stato tradotto e adattato da ACI Prensa

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Andrea Gagliarducci

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