San Francesco Saverio, noto per la sua straordinaria missione evangelizzatrice in Asia, continua a ispirare i fedeli anche dopo la sua morte. Le sue reliquie, conservate tra Italia e India, rappresentano un simbolo di consolazione spirituale e unità religiosa.
La reliquia più integra del santo — il suo corpo quasi incorrotto — è esposta ogni dieci anni per la venerazione pubblica. Il 23 novembre 2024, almeno 12.000 persone si sono riunite nello stato occidentale di Goa, India, per l’apertura della 18ª esposizione decennale delle reliquie. La celebrazione, che durerà fino al 5 gennaio 2025, è iniziata con una Messa mattutina nella Basilica del Bom Jesus, presieduta dall’arcivescovo Anil Couto di Delhi, accompagnato da oltre 400 sacerdoti e vescovi.
Dopo la Messa, la reliquia è stata portata in processione attraverso le strade di Goa su un carro elettrico, per poi essere esposta nella vicina Cattedrale di Sé, dove i fedeli potranno venerarla ogni giorno dalle 7:00 alle 18:00.
Un simbolo di unità e pace
San Francesco Saverio, noto localmente come “Goencho Saib” (Protettore di Goa), è rispettato anche da altre comunità religiose in India. In occasione dell’esposizione, il primo ministro Narendra Modi ha definito il santo “un simbolo di pace”.
Quest’anno, la celebrazione avviene in un contesto di crescente violenza contro i cristiani in India. Un recente rapporto del 2024 ha evidenziato un aumento degli attacchi, portando alcuni leader religiosi a chiedere agli Stati Uniti di inserire l’India nella lista di osservazione per le violazioni della libertà religiosa.
Preparativi e affluenza straordinaria
Per accogliere i milioni di pellegrini attesi, il governo di Goa ha allestito 33 cottage con una capacità di 400 persone al giorno. Gli organizzatori prevedono fino a 8 milioni di visitatori durante i 45 giorni dell’esposizione, superando i 5,5 milioni registrati nell’ultima edizione del 2014.
L’esposizione è anche accompagnata da massicce misure di sicurezza, con oltre 700 agenti di polizia dispiegati.
Chi era San Francesco Saverio?
Nato nel 1506 in una famiglia nobile, Francesco Saverio è stato uno dei primi gesuiti a evangelizzare l’Asia. Dopo aver risposto alla chiamata di Dio grazie all’amicizia con Sant’Ignazio di Loyola, divenne sacerdote e missionario.
Durante i sette anni trascorsi in India, Francesco battezzò decine di migliaia di persone, vivendo in estrema povertà. Proseguì la sua missione in Giappone, formando i primi cattolici giapponesi, e morì nel 1552 sull’isola di Shangchuan, in Cina, mentre cercava di diffondere il Vangelo.
Il corpo di San Francesco Saverio, esumato un anno dopo la morte e trovato incorrotto, fu trasferito a Goa nel 1554. La sua canonizzazione avvenne nel 1622, e il 3 dicembre si celebra la sua festa liturgica.
Curiosità sulle reliquie
La reliquia più famosa di Francesco Saverio è il suo braccio destro, rimosso nel 1614 su richiesta di Papa Paolo V e oggi conservato a Roma.
Una delle storie più curiose riguarda il primo evento espositivo nel 1554, quando una donna portoghese morse un dito del santo per conservarlo come reliquia. La reliquia del dito è oggi custodita a Goa.
Negli anni, il corpo di Francesco Saverio è stato esposto più volte, ma le esposizioni decennali sono diventate una tradizione costante dal 1782, nate per dissipare voci sul possibile scambio delle sue spoglie.
La 18ª esposizione delle reliquie di San Francesco Saverio celebra una tradizione che dura da 472 anni. L’evento non solo richiama milioni di pellegrini, ma rafforza l’eredità spirituale di un santo che ha dedicato la sua vita alla missione di portare la pace e la fede in Cristo in tutto il mondo.
Questo articolo è stato tradotto e adattato dal team di EWTN Italia. Fonte: Catholic News Agency.
