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Il primo messaggio televisivo di un Papa: 75 anni fa

Città del Vaticano: Papa Pio XII in una foto d'archivio non datata all'interno della Città del Vaticano. Crediti: Vatican Media/CNA

In occasione della Giornata Mondiale della Televisione, celebrata ogni 21 novembre, ricordiamo un evento storico per la Chiesa e il mondo: il primo messaggio televisivo di un Papa, pronunciato 75 anni fa da Pio XII.

La Giornata Mondiale della Televisione, istituita dalle Nazioni Unite nel 1996, promuove un uso responsabile di questo mezzo come strumento di diffusione dell’informazione pubblica. Fu il 17 aprile 1949, durante la domenica di Pasqua, che Papa Pio XII pronunciò il primo messaggio televisivo papale, un saluto pasquale in francese.

Un messaggio pasquale storico

Pio XII iniziò il suo discorso con queste parole:

“Questo è il giorno che il Signore ha fatto, rallegriamoci con gioia! Qualunque siano i ricordi dei dolori passati, delle sofferenze presenti, delle minacce per il futuro, ogni anno la Pasqua ricorda a chi piange, a chi trema, che Cristo, morto e sepolto, è risorto trionfante, ed è giusto che, in questo giorno, i cristiani si scambiano, nella fede e nella speranza, i loro voti e i loro auguri pasquali”

Il Papa espresse la sua gioia nel potersi rivolgere direttamente ai fedeli di tutto il mondo:

“Che soddisfazione per il nostro cuore paterno poter scambiare questi saluti con voi, cari figli e figlie di tutta la terra, nell’intimità di una comunicazione che prima non ci era stata concessa!”

Pio XII rifletté anche sui progressi tecnologici, ricordando come, pochi anni prima, nel 1931, Pio XI fu il primo Papa a parlare alla radio. Questo permise di far arrivare la voce del Pontefice ai fedeli, superando i limiti della parola scritta sui giornali.

La visione del Papa sulla televisione

Riguardo alla televisione, Pio XII espresse grande entusiasmo per le sue potenzialità:

“Che cosa sarà quando l’universo sarà in grado di contemplare direttamente, nel momento stesso in cui si svolgono, le manifestazioni della vita cattolica?”

Il Papa sottolineò come la televisione avrebbe mostrato al mondo la vitalità della fede cattolica:

“Al mondo è stato detto che la religione è in declino, e con questa nuova meraviglia, il mondo vedrà i grandi trionfi dell’Eucaristia e di Maria.”

Pio XII concluse con un messaggio di speranza e gioia pasquale:

“Che la nostra voce, venga ancora una volta alle vostre orecchie, il nostro sguardo e il vostro si incontrino nello scambio di affetto paterno e filiale, mentre, in questa solennità di Pasqua, rivolgiamo a ciascuno di voi i nostri desideri di santa gioia.”

Un’eredità ricordata da Papa Francesco

Nel 2019, in occasione del 70° anniversario di questo evento, Papa Francesco ricordò l’importanza del messaggio di Pio XII.

“Settant’anni fa, nella domenica di Pasqua, un Papa parlò per la prima volta in televisione,” disse Francesco, sottolineando come Pio XII avesse evidenziato la capacità di questo mezzo di creare un contatto visivo tra il Successore di Pietro e i fedeli.

Papa Francesco incoraggiò le comunità cristiane a sfruttare i progressi tecnologici per annunciare il Vangelo:

“Questa ricorrenza mi offre l’occasione per incoraggiare le comunità cristiane ad utilizzare tutti gli strumenti che la tecnica mette a disposizione per annunciare la buona notizia di Cristo risorto, per comunicarci, non solo per contattarsi.”

Il messaggio televisivo di Pio XII rappresenta una pietra miliare nella storia della comunicazione papale e un invito a sfruttare la tecnologia per diffondere il messaggio cristiano. Anche oggi, questa eredità ci ispira a utilizzare i mezzi moderni con responsabilità e creatività per avvicinare le persone al messaggio di Cristo.

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