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Papa Francesco annuncia le date di canonizzazione dei Beati Carlo Acutis e Pier Giorgio Frassati durante il Giubileo 2025

A sinistra, Carlo Acutis. A destra, Pier Giorgio Frassati. Credit: Foto Cortesia di Nicola Gori / EWTN Italia. Wikipedia Commons

Papa Francesco sorprende i fedeli con due annunci attesissimi durante l’Udienza Generale.

Questa mattina, Papa Francesco ha annunciato a sorpresa che nel 2025 saranno canonizzati due figure amatissime dai giovani: il Beato Carlo Acutis e il Beato Pier Giorgio Frassati. Durante i saluti in lingua italiana dell’Udienza Generale, il Pontefice ha dichiarato:

“Voglio dire che l’anno prossimo, nella giornata dei bambini e degli adolescenti, canonizzerò il Beato Carlo Acutis e, nella giornata dei giovani, canonizzerò il Beato Pier Giorgio Frassati.”

Le date delle canonizzazioni nel contesto del Giubileo 2025

Sebbene le date non siano ancora state ufficializzate, le canonizzazioni avverranno nell’ambito degli eventi del Giubileo 2025:

  • Carlo Acutis sarà canonizzato durante il Giubileo degli Adolescenti, il 27 aprile 2025, con una Santa Messa presieduta da Papa Francesco in Piazza San Pietro. Confermata anche dalla Diocesi di Nocera – Assisi attraverso un post su Facebook.
  • Pier Giorgio Frassati sarà proclamato santo durante il Giubileo dei Giovani, che si terrà dal 28 luglio al 3 agosto 2025.

L’annuncio ha suscitato grande entusiasmo tra giovani e bambini, che da tempo aspettavano la notizia della santità di queste due figure simbolo di fede e speranza.

Chi sono Carlo Acutis e Pier Giorgio Frassati?

Carlo Acutis (1991 – 2006)

Carlo Acutis nacque il 3 maggio 1991 a Londra da una famiglia italiana e si trasferì a Milano poco dopo. Fin da piccolo mostrò un amore straordinario per l’Eucaristia, frequentando la Messa quotidianamente e dedicandosi alla preghiera del Rosario. Sebbene i suoi genitori non fossero particolarmente devoti, la sua fede portò a una profonda conversione della madre.

Da adolescente, Carlo creò un sito web dedicato ai miracoli eucaristici, unendo la sua passione per la tecnologia alla sua fede. Era noto per difendere i compagni più deboli e per la sua generosità verso chi era in difficoltà. Amava il calcio e i videogiochi, che giocava solo per un’ora a settimana come esercizio di disciplina spirituale.

Morì a soli 15 anni, il 12 ottobre 2006, a causa di una leucemia fulminante, offrendo le sue sofferenze per il Papa e la Chiesa. Fu beatificato il 10 ottobre 2020 ad Assisi, città che amava profondamente per il suo legame con San Francesco. La sua vita è un esempio di santità vissuta nella quotidianità e continua a ispirare giovani di tutto il mondo.

è noto come il “cibernetico di Dio”. Giovane appassionato di tecnologia, utilizzò internet per evangelizzare, creando un sito web sui miracoli eucaristici. Amava l’Eucaristia, che definiva “la mia autostrada verso il Cielo”, e fu un esempio di fede e carità per i suoi coetanei. Morì a soli 15 anni a causa di una leucemia fulminante, offrendo le sue sofferenze per il Papa e la Chiesa.

Pier Giorgio Frassati (1901-1925)

Pier Giorgio Frassati nacque a Torino il 6 aprile 1901 in una famiglia benestante. Suo padre, Alfredo Frassati, era il fondatore del quotidiano La Stampa, mentre sua madre Adelaide Ametis, una rinomata pittrice, gli trasmise la fede. Fin da giovane coltivò una profonda vita spirituale, diventando membro attivo dell’Azione Cattolica, del Apostolato della Preghiera e di altre associazioni eucaristiche.

Scelse di studiare Ingegneria Industriale Meccanica al Politecnico di Torino per servire i più poveri e fondò un gruppo di giovani con l’obiettivo di mettere Cristo al centro della loro amicizia. Pier Giorgio conduceva una vita austera, destinando i suoi risparmi a opere di carità, trovando forza spirituale nella comunione quotidiana e nell’adorazione del Santissimo Sacramento.

Appassionato di sport, era un abile sciatore e alpinista, amava scalare le Alpi e coinvolgeva gli amici in attività spirituali come la Messa, la lettura della Bibbia e il Rosario. A 24 anni fu colpito da una poliomielite fulminante che lo portò alla morte il 4 luglio 1925. Il suo funerale fu affollato da amici e persone povere che aveva aiutato.

Beatificato da San Giovanni Paolo II nel 1990, fu definito “l’uomo delle Beatitudini”, un esempio di vita condotta nello Spirito Santo, che mostra come la santità sia possibile per tutti attraverso la carità e il servizio agli altri.

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