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Cosa rappresenta la Croce di Gerusalemme?

Stemma dell'Ordine del Santo Sepolcro (foto: Mathieu Chaine / CC BY-SA 3.0)

La Croce di Gerusalemme è un simbolo cristiano tra i più riconoscibili al mondo, ma il suo significato va oltre le crociate o il nazionalismo, focalizzandosi su Cristo e sulla missione della Chiesa.

Costituita da una grande croce centrale, detta “croce potenziata”, con quattro croci greche più piccole ai lati, la Croce di Gerusalemme ha attraversato secoli di storia, rappresentando la fede, il sacrificio di Cristo e la missione evangelica.

Origini e storia della Croce di Gerusalemme

Le prime apparizioni della Croce di Gerusalemme risalgono a prima della Prima Crociata (1096-1099), convocata da Papa Urbano II per riconquistare Gerusalemme. Successivamente, divenne simbolo del Regno di Gerusalemme e fu utilizzata come emblema principale fino alla caduta dell’ultimo avamposto cristiano in Terra Santa nel 1291.

Anche dopo la fine delle crociate, la Croce di Gerusalemme è rimasta un simbolo di pellegrinaggio. Era comune che i pellegrini la ricevessero come tatuaggio al termine del loro viaggio spirituale a Gerusalemme, una tradizione che risale a oltre 700 anni fa. Tra i più celebri, il principe Alberto, futuro Edoardo VII d’Inghilterra, ricevette un tatuaggio della Croce di Gerusalemme nel 1862.

Oggi, la Croce di Gerusalemme è il simbolo ufficiale del Patriarcato Latino di Gerusalemme, della Custodia di Terra Santa guidata dai Francescani e dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro. Quest’ultimo è una confraternita laica sotto la protezione della Santa Sede, il cui scopo è rafforzare la fede dei membri e sostenere le opere caritative in Terra Santa, incluse scuole, ospedali e missioni.

Facciata e ingresso a Roma dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme (Foto: BalkansCats)
Copyright (c) 2024 BalkansCat/Shutterstock. Uso non consentito senza permesso.

Il significato spirituale della Croce di Gerusalemme

Le cinque croci che compongono la Croce di Gerusalemme hanno ricevuto diverse interpretazioni spirituali. Una delle più comuni è che rappresentino le cinque ferite di Cristo: le croci più piccole simboleggiano le ferite alle mani e ai piedi, mentre la croce centrale rappresenta la ferita al costato.

Un’altra interpretazione suggerisce che le quattro croci più piccole rappresentino i quattro evangelisti – Matteo, Marco, Luca e Giovanni – e la croce centrale rappresenti Cristo stesso. Questo significato sottolinea l’evangelizzazione e la diffusione del Vangelo ai quattro angoli del mondo.

Indossare la Croce di Gerusalemme, come gioiello o simbolo, significa abbracciare il messaggio che rappresenta. Papa Benedetto XVI, durante una visita al Santo Sepolcro nel 2009, ha dichiarato:

“Questo luogo santo, dove la potenza di Dio si rivelò nella debolezza, e le sofferenze umane furono trasfigurate dalla gloria divina, ci invita a guardare ancora una volta con gli occhi della fede al volto del Signore crocifisso e risorto.… giungiamo a comprendere più pienamente che anche adesso, mediante il Battesimo, portiamo “sempre e dovunque nel nostro corpo la morte di Gesù, perché anche la vita di Gesù si manifesti nella nostra carne mortale” (2 Cor 4,10-11).

Un simbolo di fede e unità

La Croce di Gerusalemme continua a rappresentare la fede cristiana, un ponte tra passato e presente. Dal Medioevo ai giorni nostri, resta un richiamo potente all’amore redentore di Cristo e alla missione della Chiesa di portare il Vangelo al mondo.

Sia come simbolo architettonico, ornamento artistico o emblema personale, la Croce di Gerusalemme invita tutti i fedeli a vivere una vita di conversione, preghiera e testimonianza del messaggio di pace e misericordia di Cristo.

Tradotto e adattato dal team di EWTN Italia. Pubblicato originariamente nel National Catholic Register.

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