Un progetto storico nato dalla collaborazione tra il Vaticano e Microsoft porterà l’Intelligenza Artificiale (IA) alla Basilica di San Pietro, trasformando la visita in un’esperienza spirituale e culturale mai vista prima. Grazie a questa iniziativa, i pellegrini potranno vivere un viaggio unico attraverso la storia e l’arte della basilica vaticana.
Lanciato il Progetto “La Basilica di San Pietro: Esperienza abilitata dall’AA”
Oggi, presso la Sala Stampa della Santa Sede, il Cardinale Mauro Gambetti, arciprete della Basilica di San Pietro, e Brad Smith, presidente di Microsoft, hanno presentato il progetto storico “La Basilica di San Pietro: Esperienza abilitata dall’AI”. Questo nuovo ecosistema digitale offre ai visitatori un’esperienza di visita profondamente rinnovata, grazie all’impiego delle più moderne tecnologie e dell’AI. “Il nostro obiettivo è espandere il sapere umano di questo luogo straordinario,” ha spiegato Smith. Grazie a questa iniziativa, anche chi non può visitare fisicamente la basilica avrà ora l’opportunità di scoprirla e apprezzarne ogni dettaglio.
Il nuovo portale web della Basilica, frutto di tre anni di lavoro, sarà attivo dal 1° dicembre e rappresenta la base di questa innovazione. Il portale guiderà i visitatori attraverso itinerari spirituali personalizzati, suggerirà orari per evitare le folle e offrirà accesso a mappe interattive. Gli utenti potranno anche trovare informazioni storiche, artistico-spirituali, video e audio, e una nuova rivista online chiamata Piazza San Pietro, che grazie all’IA consentirà di “zoomare” negli archivi storici per una comprensione più profonda. Questo ambiente digitale, come ha dichiarato il cardinale Gambetti, “sistematizza tecnologie, razionalizza e semplifica le attività e può aiutare ogni pellegrino a ‘vivere’ la Basilica nella sua essenza spirituale.”
Esperienza Immersiva 3D e Visite Senza Code
Il Cardinale Gambetti ha anche introdotto la seconda fase del progetto, descrivendola come “il fiore all’occhiello” dell’iniziativa. Grazie a una scansione in 3D e alla fotogrammetria, i visitatori potranno esplorare la Basilica in maniera immersiva, con una precisione e un dettaglio senza precedenti. Per questo progetto, Microsoft ha impiegato droni che, in tre settimane, hanno raccolto oltre 400.000 fotografie della Basilica durante la notte, creando un “gemello digitale” così dettagliato da riempire cinque milioni di DVD. “Un algoritmo speciale ha permesso di identificare tutte queste immagini,” ha spiegato Smith, “un aiuto prezioso anche per chi si occupa della conservazione di questo patrimonio.”
Grazie alla nuova app, i visitatori potranno ora accedere a contenuti esclusivi durante la visita tramite codici QR, fermandosi ad ammirare opere d’arte specifiche. Inoltre, sarà possibile prenotare in anticipo l’ingresso alla Basilica per evitare lunghe attese e ricevere aggiornamenti sul flusso di persone presenti, per garantire un’esperienza più fluida.
Inoltre, sono stati introdotti due nuovi spazi espositivi immersivi, Petros Eni e Petros Eni Octagon, pensati per raccontare la storia della Basilica attraverso esperienze interattive e digitali. Queste esposizioni, che si apriranno per il Giubileo del 2025, offriranno ai visitatori una combinazione di conoscenze storiche e arte, arricchendo l’esperienza complessiva con una nuova dimensione di immersione.
Il Papa: Tecnologia con Stile Missionario
Prima della presentazione ufficiale, Papa Francesco ha accolto i collaboratori della Fabbrica di San Pietro e i rappresentanti del progetto, esprimendo il suo desiderio che la tecnologia venga usata “con uno stile missionario, non turistico.” “Tutti, proprio tutti, devono sentirsi accolti in questa grande casa: sia chi ha fede e chi cerca la fede,” ha detto il Pontefice. Francesco ha ribadito come “il nucleo originario della Basilica è la tomba di Pietro” e ha sottolineato che i progetti futuri devono avere lo stesso scopo: “accompagnare gli uomini e le donne di oggi, sostenere il loro cammino di discepoli, sull’esempio di Simon Pietro.”
Il Papa ha proposto tre criteri fondamentali per guidare il lavoro di innovazione tecnologica nella Basilica: ascolto della preghiera, visione di fede e attenzione al pellegrino. Ha esortato a utilizzare tecnologie che non solo favoriscano un’interazione partecipativa, ma che aiutino il visitatore a percepire il significato sacro del luogo. “L’arte della comunicazione personale,” ha aggiunto Francesco, “è fondamentale: ci sono i confessori, che sono un’opera d’arte nascosta, sempre a disposizione per offrire ascolto e una benedizione anche a chi non è cristiano.”
Brad Smith: Portare la Storia al Mondo
Il presidente di Microsoft, Brad Smith, ha sottolineato che, sebbene la tecnologia non possa sostituire l’esperienza di una visita fisica, essa può rendere accessibile la bellezza e la storia della Basilica di San Pietro a chiunque, ovunque nel mondo. “Siamo qui perché San Pietro è stato qui duemila anni fa,” ha dichiarato Smith, evidenziando l’importanza di conservare e raccontare la storia di questo luogo sacro. “Se possiamo fare questo per San Pietro, immaginate cosa possiamo fare per altri luoghi straordinari nel futuro.”
Una Missione che Si Prolunga nei Secoli
Papa Francesco ha ricordato infine che, nel corso dei secoli, le tecniche artistiche di scultura, pittura e architettura sono state messe “al servizio del popolo di Dio” e hanno sempre utilizzato le tecnologie migliori disponibili all’epoca. “I nostri predecessori hanno operato meravigliosamente,” ha affermato il Papa, e “ogni nuovo progetto sia in continuità col medesimo intento pastorale.”
Questo progetto segna un momento storico per la Basilica di San Pietro, che, pur mantenendo la sua profonda rilevanza spirituale, abbraccia la modernità e si prepara a far vivere ai pellegrini di tutto il mondo un’esperienza senza precedenti.