In un discorso ispirato e provocatorio, Papa Francesco ha messo in guardia contro la “Coca-Colizzazione dell’educazione” durante la sua visita alla Pontificia Università Gregoriana, a Roma. “In un’università, la visione e la consapevolezza del fine impediscono la coca-colizzazione della ricerca e dell’insegnamento che porterebbe alla coca-colizzazione spirituale. Sono tanti, purtroppo, i discepoli della coca-cola spirituale!” ha dichiarato il Papa, paragonando le attuali tendenze educative alla diffusione massiccia della nota bevanda. Il suo intervento ha dato voce a una critica esplicita verso la superficialità e la commercializzazione che rischiano di invadere anche il mondo accademico e spirituale.
La Pontificia Università Gregoriana, la più antica università pontificia del mondo, fondata nel 1551 da Sant’Ignazio di Loyola, è un simbolo dell’educazione cattolica di qualità, con una storia che ha visto formare 16 papi e 24 santi. Questa tradizione è stata recentemente rinnovata con la decisione di Papa Francesco di unire il “Collegium Maximum”, il Pontificio Istituto Biblico e il Pontificio Istituto Orientale in un’unica Università. Questo ampliamento sottolinea l’impegno del Pontefice a favore di un’istruzione cattolica unificata e moderna, capace di rispondere alle sfide contemporanee.
Padre Mark Lewis, rettore della Gregoriana, ha accolto Papa Francesco definendo la visita “una pietra miliare nella storia dell’università”. Ha poi aggiunto: “L’unione delle missioni dei tre centri educativi in un’unica università evidenzia l’impegno verso le esigenze e le priorità in evoluzione della Chiesa nel campo dell’educazione”.
Nel suo discorso, Papa Francesco ha anche toccato il tema dell’accesso all’istruzione, sottolineando che “un tempo l’istruzione era un privilegio, e questa condizione non è ancora scomparsa”. Ha quindi invitato l’università a diffondere “il profumo del popolo”, promuovendo un’educazione che sia inclusiva e accessibile a tutti.
L’evento si è concluso con la premiazione di alcuni studenti meritevoli e un incontro privato del Papa con un gruppo di gesuiti. La visita ha rappresentato non solo un momento significativo per la Gregoriana, ma anche un’occasione per riflettere sull’importanza di un’educazione che non si lasci influenzare dalle mode e dalle pressioni commerciali, ma che conservi il suo valore autentico e spirituale.