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Il Cardinale Ambongo solleva dubbi sulla beatificazione “frettolosa” di Re Baldovino del Belgio

Il Cardinale Fridolin Ambongo Besungu, OFM Cap, presidente del Simposio delle Conferenze Episcopali di Africa e Madagascar (SECAM), parla durante una conferenza stampa per il Sinodo sulla sinodalità in Vaticano, 24 ottobre 2024. | Crediti: Daniel Ibáñez/CNA

Il Cardinale Fridolin Ambongo, OFM Cap, Arcivescovo di Kinshasa nella Repubblica Democratica del Congo (RDC) e presidente del Simposio delle Conferenze Episcopali di Africa e Madagascar (SECAM), ha espresso perplessità circa la “fretta” nel processo di beatificazione di Re Baldovino del Belgio.

In un incontro con i media tenutosi a Roma pochi giorni prima della conclusione del Sinodo sulla Sinodalità, il Cardinale Ambongo ha commentato l’annuncio a sorpresa di Papa Francesco, che durante la Messa allo Stadio Re Baldovino di Bruxelles il 29 settembre ha dichiarato: “Al mio ritorno a Roma, avvierò il processo di beatificazione di Re Baldovino.”

Un Annuncio Accolto da Entusiasmo, ma con Riserve

L’annuncio del Papa, accolto da applausi e ovazioni, ha suscitato reazioni entusiaste tra i presenti. Il Pontefice ha descritto il defunto Re Baldovino come un cattolico fedele, pronto a rinunciare temporaneamente al trono pur di non firmare una legge che legalizzava l’aborto in Belgio, considerandolo un esempio per i leader di oggi. Francesco ha inoltre esortato i vescovi cattolici del Belgio a “impegnarsi” nella causa di canonizzazione del re.

Tuttavia, durante l’incontro a Roma, il Cardinale Ambongo ha espresso preoccupazioni. “La dichiarazione del Papa rispecchia il desiderio della Chiesa in Belgio,” ha detto il cardinale, ma ha anche richiamato l’attenzione su una questione controversa legata alla figura di Baldovino. Secondo Ambongo, il defunto re potrebbe essere coinvolto, almeno indirettamente, nell’assassinio del primo ministro congolese Patrice Lumumba nel 1961.

“C’è ancora questo dossier, che possiamo definire una macchia oscura,” ha affermato Ambongo, sollevando quello che alcuni osservatori hanno interpretato come un “campanello d’allarme” riguardo all’annuncio papale di settembre. Il cardinale ha sottolineato l’importanza di esaminare attentamente il passato, dicendo: “Non conosciamo appieno le vicende della sua vita.”

Re Baldovino saluta durante l’esecuzione dell’inno nazionale belga, 31 marzo 1981. Crediti: Marcel Antonisse/Anefo, CC0, via Wikimedia Commons.

Apertura del Cardinale, ma con Prudenza

Nonostante i suoi dubbi, il Cardinale Ambongo ha dichiarato di essere aperto alla beatificazione di Re Baldovino “se il processo procederà in maniera corretta.” Ha lodato il re come un politico “coraggioso” nel contesto belga e ha ricordato il suo ruolo significativo nell’ottenere l’indipendenza del Congo.

“Se il processo andrà nella direzione che alcuni desiderano per presentarlo alla beatificazione, siamo aperti a sostenerlo,” ha aggiunto il cardinale.

Durante i suoi oltre 40 anni di regno, dal 1951 al 1993, Re Baldovino ha affrontato profonde trasformazioni sociali, politiche e religiose in Belgio e nel mondo. In questo clima di cambiamento, Baldovino ha mantenuto un impegno costante verso il suo Paese e la sua fede cattolica, diventando un elemento di unità molto amato dal popolo belga.

Questa notizia è stata pubblicata per la prima volta da ACI Africa, partner di CNA in Africa, ed è stata adattata da EWTN Italia.

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