Dopo due anni di intense discussioni e riflessioni, il Sinodo sulla Sinodalità si è concluso inaspettatamente con una decisione sorprendente: Papa Francesco ha annunciato che non pubblicherà una tradizionale esortazione post-sinodale.
La Decisione del Papa: Un Riconoscimento al Lavoro Sinodale
Il Santo Padre ha spiegato che non vede la necessità di scrivere un’esortazione apostolica, poiché il documento finale del sinodo offre già “indicazioni molto concrete” per il cammino della Chiesa. Pubblicato il 26 ottobre, il documento ha ottenuto l’approvazione di due terzi dei partecipanti e contiene 155 punti focali. Tra questi, emerge una nuova direttiva importante: i dicasteri vaticani saranno ora tenuti a consultare le conferenze episcopali prima di pubblicare importanti documenti normativi, purché non tocchino questioni dottrinali.
Il Ruolo delle Donne nella Chiesa: Una Questione Aperta
Un punto particolarmente dibattuto è stato il numero 60, riguardante il ruolo delle donne nella Chiesa. Il sinodo ha concluso che “non ci sono ragioni che impediscono alle donne di assumere ruoli di leadership nella Chiesa” e ha sottolineato che “la questione dell’accesso delle donne al ministero diaconale rimane aperta”. Il cardinale Jean-Claude Hollerich, Relatore Generale del Sinodo, ha chiarito durante la conferenza stampa:
“Il Santo Padre non ha detto ‘le donne saranno ordinate diacono’, non ha detto ‘le donne non saranno ordinate diacono’, ha solo detto che la questione rimane aperta, deve essere studiata… sta guardando a ciò che le donne hanno fatto nella storia e possono fare nella Chiesa in termini di leadership, senza l’ordinazione.”
La Conclusione con la Celebrazione Eucaristica
Il giorno seguente, Papa Francesco ha concluso i lavori del Sinodo con una solenne celebrazione eucaristica nella Basilica di San Pietro, cui hanno partecipato oltre 5.000 fedeli. Nel corso dell’omelia, il Santo Padre ha esortato i presenti a immaginare una Chiesa “in piedi”, una Chiesa missionaria pronta a camminare con il Signore:
“Fratelli, sorelle: non una Chiesa seduta, una Chiesa in piedi. Non una Chiesa muta, una Chiesa che raccoglie il grido dell’umanità. Non una Chiesa cieca, ma una Chiesa illuminata da Cristo che porta la luce del Vangelo agli altri. Non una Chiesa statica, una Chiesa missionaria, che cammina con il Signore lungo le strade del mondo.”
Al termine della Messa, Papa Francesco ha recitato l’Angelus con i fedeli, invitandoli a pregare affinché “tutto ciò che è stato discusso durante il sinodo dei vescovi progredisca per il bene della Chiesa”.
Questa chiusura del Sinodo sulla Sinodalità segna un momento storico e un invito per tutta la comunità cattolica a proseguire con uno spirito aperto e missionario, incarnando l’amore e la compassione di Cristo per tutti.