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Oggi è il giorno della “Commemorazione di tutti i fedeli defunti”

Ogni 2 novembre, la Chiesa Cattolica commemora tutti i fedeli defunti. Cioè, tutti coloro che sono morti e che sono comparsi davanti a Dio, alla sua misericordia e alla sua giustizia. Così, ricordiamo i nostri antenati, amici e familiari che ci hanno lasciato, e per i quali nutriamo la speranza del ricongiungimento definitivo, nella Presenza di Dio.

Significato della Commemorazione

Dice il Martirologio Romano:

“Commemorazione di tutti i fedeli defunti, nella quale la santa Madre Chiesa, già sollecita nel celebrare con le dovute lodi tutti i suoi figli che si allietano in cielo, si dà cura di intercedere presso Dio per le anime di tutti coloro che ci hanno preceduti nel segno della fede e si sono addormentati nella speranza della resurrezione e per tutti coloro di cui, dall’inizio del mondo, solo Dio ha conosciuto la fede, perché purificati da ogni macchia di peccato, entrati nella comunione della vita celeste, godano della visione della beatitudine eterna” (elog. del Martirologio Romano).

Cimiteri e campi santi

Oggi migliaia di persone in tutto il mondo visitano i cimiteri per onorare la memoria dei loro cari e di tutti coloro che sono partiti per incontrare Dio.

In questo giorno tutta la Chiesa dedica la liturgia ad incoraggiare i fedeli a pregare per il riposo eterno di coloro che sono deceduti, con la speranza che tutti, in ‘il giorno che non conosce fine’, possiamo riunirci nell’amore infinito di Dio.

Carità, memoria e raccoglimento Costituisce un’opera di carità indispensabile che coloro che ancora peregrinano in questo mondo preghino e facciano sacrifici o offerte per le anime del purgatorio, consapevoli che molti tra coloro che ci hanno preceduto devono ancora purificarsi delle loro colpe per poter godere di Dio in modo definitivo.

Dice il Santo Padre: “Il ricordo dei defunti, la cura dei sepolcri e i suffragi sono testimonianze di speranza fiduciosa, radicata nella certezza che la morte non è l’ultima parola sul destino umano, poiché l’uomo è destinato a una vita senza limiti, la cui radice e realizzazione sono in Dio” (Papa Francesco).

È importante che tutti i cattolici conservino il dovuto rispetto nei cimiteri e nei campi santi. Certamente, esiste una diversità di costumi presenti e radicati, che possono o meno far parte di ciò che viene chiamata la Pietà Popolare. In ogni caso, questa commemorazione non può essere pretesto per abbandonare il raccoglimento, la preghiera di intercessione o la consapevolezza che siamo peccatori, e tutti noi, vivi e morti, abbiamo bisogno della misericordia di Dio.

Cosa raccomanda la Chiesa oggi?

Sono raccomandate le preghiere di intercessione offerte alla Vergine Maria, in modo speciale il Santo Rosario; inoltre, è bene chiedere l’intercessione dei santi attraverso novene o preghiere votive; e, infine, non dobbiamo dimenticare che ogni preghiera deve essere accompagnata da opere di carità o piccoli sacrifici della vita quotidiana come, ad esempio, l’elemosina, ovvero condividere i nostri beni con i più bisognosi.

Una menzione particolare merita l’assistenza alla Santa Messa. Sebbene nella maggior parte dei luoghi non sia un giorno di precetto o giorno di obbligo, la celebrazione eucaristica è “la preghiera per eccellenza”. Questo non può essere trascurato. Offriamo la Santa Messa per i nostri defunti.

È inoltre molto consigliabile informarsi e mettere in pratica le diverse opportunità che la Chiesa universale o le Chiese locali offrono per ottenere l’Indulgenza Plenaria per i defunti che sono morti senza le dovute assistenze spirituali.

Indulgenza plenaria per la Commemorazione di Tutti i Fedeli Defunti

La Penitenzieria Apostolica del Vaticano concede, ogni anno, la possibilità di ottenere l’indulgenza plenaria nel Giorno dei Fedeli Defunti, che oggi, giovedì 2 novembre, celebriamo. È una splendida opportunità affinché, con la cooperazione dei membri della Chiesa pellegrinante sulla terra, molte anime bisognose possano essere liberate dal purgatorio.

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Questo articolo è stato precedentemente pubblicato su aciprensa.com. È stato successivamente tradotto e adattato da EWTN Italia.

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