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Sacro Collegio: morto il Cardinale Martino, l’uomo di Giovanni Paolo II all’ONU

Il Cardinale Martino | | Arcidiocesi Salerno

Aveva 91 anni, era stato creato cardinale nel concistoro 2003

Il cardinale Renato Raffaele Martino, diplomatico di lungo corso e presidente emerito del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace e del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti, è morto oggi all’età di 91 anni. Era nato a Salerno il 23 novembre 1932.

Ordinato presbitero nel 1957, si è specializzato in Diritto canonico e nel 1962 è entrato nel servizio diplomatico della Santa Sede lavorando in Nicaragua, Filippine, Libano, Canada e Brasile. Tra il 1970 e il 1975 è stato responsabile della Sezione per le Organizzazioni Internazionali della Segreteria di Stato.

Papa Giovanni Paolo II il 14 settembre 1980 lo ha eletto Arcivescovo titolare di Segerme e nominato Pro-Nunzio in Thailandia, Delegato Apostolico a Singapore, Malesia, Laos e Brunei.

Lo stesso Giovanni Paolo II lo ha nominato Osservatore permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite a New York nel 1986, incarico che il futuro porporato ha mantenuto per circa 16 anni

Il 1° ottobre 2002, Giovanni Paolo II lo ha scelto come Presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace e un anno dopo lo ha creato Cardinale di Santa Romana Chiesa, assegnandogli la diaconia di San Francesco di Paola ai Monti.

Per volere di Benedetto XVI, dal 2006 al 2009 è stato anche Presidente del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti, quando l’organismo venne accorpato al Pontificio Consiglio Giustizia e Pace.

Dal 24 ottobre 2009 era diventato Presidente emerito del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace.

Dal 12 giugno 2014 era il cardinale protodiacono.

L’Arcivescovo Monsignor Bellandi e tutta la Chiesa salernitana, unendosi al cordoglio dei familiari del Cardinale, tributano l’omaggio più solenne a questo loro illustre figlio, ritornato oggi alla Casa del Padre e invitano tutti ad elevare preghiere di suffragio per la sua anima benedetta, afferma una nota pubblicata dalla Arcidiocesi di Salerno, di cui il porporato era originario. 

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