Taiwan ha commemorato il suo 113° Giorno Nazionale con un forte appello alla pace e un impegno costante per la democrazia e la libertà religiosa. L’Ambasciatore di Taiwan presso la Santa Sede, Matthew Lee, ha sottolineato l’importanza del dialogo e delle relazioni pacifiche, in particolare alla luce delle crescenti tensioni con la Cina. Facendo eco all’appello di Papa Francesco per “azioni decisive e concrete” a favore della pace, Lee ha esortato la Cina a ridurre le pressioni politiche e militari su Taiwan.
Taiwan e la Santa Sede: un legame fondato sulla libertà religiosa
Taiwan mantiene da 82 anni relazioni diplomatiche con la Santa Sede, un legame che l’Ambasciatore Lee ha descritto come fondamentale. “È molto importante perché significa che la Santa Sede riconosce Taiwan come un paese che valorizza la libertà religiosa e la sua comunione con la Chiesa universale”. Questo rapporto spicca, considerando che la Santa Sede non ha legami ufficiali con la Repubblica Popolare Cinese. Lee ha anche sottolineato il ruolo unico che i cattolici taiwanesi svolgono nella società del paese, contribuendo significativamente all’armonia interreligiosa.
Un modello di democrazia e libertà
Il Vescovo Norbert Pu di Chiayi, Taiwan, ha sottolineato l’importanza del riconoscimento diplomatico del Vaticano, considerandolo una convalida dei valori di Taiwan. “Speriamo di mantenere sempre questa relazione formale e positiva con il Vaticano”, ha affermato. “Per Taiwan, questo è molto importante. Vogliamo che il mondo veda che Taiwan è un paese democratico e libero, rispettato dalle altre nazioni”.
Legami culturali e spirituali: una relazione in crescita
Le celebrazioni si sono concluse con una serie di esibizioni che hanno illustrato i forti legami culturali e spirituali tra Taiwan e il Vaticano. Cori italiani e il Formosa Melody Music Center di Taiwan hanno offerto un tributo musicale, simboleggiando un’amicizia fondata su valori condivisi di pace e dialogo.
Mentre Taiwan celebra un altro anno di indipendenza e resilienza, il suo messaggio da Roma rappresenta un invito alla comunità internazionale a sostenere la nazione, ricordando il suo impegno per la pace e la convivenza religiosa.