Il restauro del Baldacchino in bronzo di Bernini nella Basilica di San Pietro è in pieno svolgimento, con impalcature che avvolgono questa monumentale struttura all’altare maggiore. Costruito originariamente nel XVII secolo, il Baldacchino non è stato oggetto di un restauro significativo dal 1758. Ora, in preparazione per il Giubileo della Speranza, il Vaticano punta a riportare questo capolavoro architettonico al suo antico splendore, pronto ad accogliere milioni di pellegrini che visiteranno Roma durante l’Anno Santo.
Rinascita di un Simbolo di Fede e Tradizione
Questo progetto di restauro, finanziato da una generosa donazione di 750.000 dollari dai Cavalieri di Colombo, mira a rinnovare la brillantezza del Baldacchino. Padre Enzo Fortunato, portavoce della Basilica di San Pietro, ha sottolineato l’importanza di questo restauro per i pellegrini: “Affinché i pellegrini che arriveranno per il Giubileo possano godere di questa esplosione di colori, questa esplosione di perfezione e la gioia che i monumenti veramente trasmettono”. Questo restauro non è solo un aggiornamento estetico; rappresenta anche un faro spirituale.
Il cardinale Mauro Gambetti, responsabile delle preparazioni della Basilica, vede questo sforzo come un’opportunità per ispirare pace e unità. Ha espresso le sue speranze per l’Anno Santo: “La speranza è che accada qualcosa durante il Giubileo che tocchi i cuori e apra una visione, un orizzonte che possa reindirizzare il corso dell’umanità in una direzione diversa”.
Risplende la Doratura di Bernini
Uno dei restauratori, Giorgio Capriotti, ha descritto il meticoloso processo coinvolto. Il restauro ha rivelato la foglia d’oro del Baldacchino, che era stata offuscata da secoli di polvere e umidità. “Il cambiamento principale è l’acquisizione della luce”, ha spiegato Capriotti. La pulizia ha riportato alla vita la superficie dorata e radiante del Baldacchino, permettendo ai visitatori di apprezzare l’opera originale di Bernini.
Sotto lo splendido baldacchino, c’è più di quanto sembri. La struttura è sostenuta da una sofisticata impresa architettonica, calcolata da Bernini e Francesco Borromini. Dovevano garantire che il Baldacchino in bronzo, del peso di 60 tonnellate, fosse bilanciato sopra un vuoto: la cripta della Basilica, dove riposano i resti di quasi 150 pontefici. “La posizione non è casuale”, ha continuato Capriotti. “È assolutamente cruciale. Siamo allo zenit, la linea verticale che collega la sommità della cupola e la tomba di San Pietro”.
Un’Eredità di Arte e Devozione
Originariamente commissionato da Papa Urbano VIII, il Baldacchino è un testamento dell’arte senza pari di Bernini e Borromini, che mescola scultura e architettura. La loro collaborazione ha creato un capolavoro che non solo incorona la tomba di San Pietro, ma simboleggia anche la continuità del papato e della Chiesa.
Mentre questa preziosa struttura è in fase di restauro, il Vaticano garantisce che il Baldacchino rimanga un potente simbolo di fede e tradizione per le generazioni future. Come ha sottolineato Padre Fortunato, “Questo progetto riguarda il trasmettere la gioia e l’esplosione di colori” che incarnano il patrimonio cristiano.
Con il Giubileo all’orizzonte, il Baldacchino di San Pietro tornerà a splendere come faro radiante nel cuore della fede cattolica, accogliendo pellegrini da tutto il mondo per riflettere, gioire e rinnovare la loro fede.
Adattato da Jacob Stein