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Chiara Corbella Petrillo: Una Vita di Fede e Sacrificio

Chiara Corbella Petrillo: Una Vita di Fede e Sacrificio

Chiara Corbella Petrillo è una figura che ha ispirato moltissime persone grazie alla sua testimonianza di fede e alla sua capacità di affrontare la sofferenza con serenità. La sua vita, anche se breve, ha lasciato un segno profondo. Chiara ha conosciuto suo marito, Enrico Petrillo, a 18 anni durante un pellegrinaggio a Medjugorje. I due si sono sposati il 21 settembre 2008 ad Assisi, iniziando un cammino che li avrebbe portati a fronteggiare grandi prove, ma sempre uniti dalla fede.

Una Vita Segnata da Perdite e Fede Profonda

Nei primi due anni di matrimonio, Chiara ed Enrico hanno vissuto il dolore della perdita dei loro primi due figli. La loro prima figlia, Maria Grazia Letizia, fu diagnosticata con anencefalia in utero, una condizione per la quale la bambina non avrebbe avuto parti del cervello o del cranio. Nonostante ciò, Chiara ha deciso di portare a termine la gravidanza. La piccola è nata nel giugno 2009, ha vissuto appena mezz’ora, il tempo sufficiente per essere battezzata. Nella sua seconda gravidanza, gli ultrasuoni rivelarono che Davide Giovanni non aveva né arti né reni. Anche lui visse pochi minuti dopo la nascita, nel giugno 2010. Enrico ha detto:
“Il messaggio più bello è che siamo tutti bambini come lei. E così, questi anni e tutto quello che abbiamo vissuto aiutano a far capire che Chiara non è un santino da mettere su un altare. È come noi, è una figlia come noi”.

La Scelta Coraggiosa di Salvare Francesco

Chiara rimase nuovamente incinta nel 2010 e questa volta sembrava che il bambino fosse sano. Tuttavia, durante la gravidanza, a Chiara fu diagnosticato un tumore sulla lingua. Lei scelse di non sottoporsi a trattamenti che avrebbero messo a rischio la vita del suo bambino. Francesco nacque sano il 30 maggio 2011. Ma il cancro continuò a progredire e Chiara decise di affrontare la malattia con coraggio e fede. Nonostante la sofferenza, mostrava sempre un sorriso sereno. Enrico ha ricordato:
“Abbiamo ascoltato quello che il Signore stava scrivendo nella nostra vita e per questo non ci sembrava giusto sostituirlo con quello che la storia voleva per noi perché sapevamo, avevamo intuito che forse poteva essere la cosa più bella”.

La Fase Finale della Vita di Chiara e il Suo Impatto Duraturo

Con il progredire del cancro, Chiara perse la capacità di parlare e vedere chiaramente. Tuttavia, la sua fede rimase incrollabile. Ha vissuto i suoi ultimi giorni circondata dall’affetto della famiglia e degli amici, indossando il suo abito da sposa. Il 13 giugno 2012, Chiara è morta a casa, accompagnata dalle preghiere e dall’amore di chi le stava accanto. Suo padre, Roberto Corbella, ha detto:
“E poi vedere che tante persone in tutto il mondo fanno affidamento su di lei, aiuta ad accettare meglio tutto”.

Alla cerimonia di chiusura della fase diocesana della sua causa di beatificazione, Enrico ha espresso la speranza che Chiara possa essere un esempio per tutti. Il processo di beatificazione di Chiara continua, con le testimonianze della sua vita ora nelle mani del Dicastero per le Cause dei Santi.

Con il sacrificio della sua vita, Chiara Corbella Petrillo ha testimoniato l’amore cristiano nel modo più autentico. La sua storia rimane un potente esempio di come la fede possa sostenere nei momenti più difficili e di come il sacrificio possa portare alla santità.

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