Papa Francesco ha annunciato, durante l’Angelus di domenica 6 ottobre, che creerà 21 nuovi cardinali, tra cui gli arcivescovi di Teheran, Tokyo e Toronto, in un concistoro l’8 dicembre.
Annuncio dei nuovi cardinali riflette l’universalità della Chiesa
“Sono lieto di annunciare,” ha detto, “che l’8 dicembre terrò un concistoro per la nomina di nuovi cardinali. La loro origine riflette l’universalità della Chiesa, che continua ad annunciare l’amore misericordioso di Dio a tutte le persone.” L’annuncio è stato fatto dal papa, di 87 anni, da una finestra che si affaccia su Piazza San Pietro, dopo la preghiera dell’Angelus il 6 ottobre.
Un focus sulla rappresentanza globale nel Collegio Cardinalizio
I nuovi cardinali designati evidenziano il focus del papa sulle periferie globali, con nomine provenienti da paesi come Perù, Ecuador, Iran, Giappone, Costa d’Avorio, Algeria e Serbia. Notoriamente, a parte pochi italiani, solo due nuovi cardinali—il predicatore domenicano Timothy Radcliffe, ex maestro generale dell’ordine domenicano, e l’arcivescovo Francis Leo di Toronto—provengono dall’Occidente. Questo sottolinea l’impegno di Francesco nel trasformare la leadership della Chiesa da principalmente occidentale a più globale.
Il Collegio Cardinalizio dopo il concistoro di dicembre
Dalla sua elezione nel 2013, Papa Francesco ha creato 142 cardinali provenienti da 70 paesi in nove concistori. L’ultimo si è tenuto il 30 settembre 2023. Quindici membri del Collegio Cardinalizio hanno compiuto 80 anni dall’ultimo concistoro, perdendo il diritto di voto in una futura elezione papale. Dopo il concistoro di dicembre, il Collegio Cardinalizio avrà 141 elettori, 111 dei quali—il 79%—sono stati nominati da Papa Francesco, salvo decessi imprevisti.