Non c’è viaggio apostolico di Papa Francesco senza una visita alla Protettrice della città di Roma, la venerata icona ‘Salus Populi Romani’ custodita nella Basilica di Santa Maria Maggiore. Fin dal primo giorno del suo pontificato, il Papa ha portato fiori alla Madonna di Santa Maria Maggiore, e da allora, ogni volta che parte per una missione o ritorna da un pellegrinaggio, fa una sosta per rendere omaggio a questa immagine, definendola la sua “bussola spirituale”.
Durante la pandemia, la devozione di Papa Francesco verso la “Salus Populi Romani” ha toccato i cuori di molti, pregando con fervore per la salute del popolo e del mondo intero. Al termine del 2023, il Santo Padre ha offerto una Rosa d’oro alla Madonna, un dono prezioso e simbolico di gratitudine e fede.
La Storia della Basilica e il Concilio di Efeso
Per comprendere le radici di questa Basilica e il suo profondo significato, torniamo indietro al tempo del Concilio di Efeso, quando venne proclamato il dogma della Theotokos, ovvero della maternità divina di Maria. Come spiega il Professore Guido Sante, “La Basilica di Santa Maria Maggiore venne edificata proprio dopo il Concilio di Efeso, su volere di Papa Sisto III, diventando il primo e più importante tempio mariano del mondo occidentale.” La fondazione della Basilica è intrinsecamente legata alla storia e alla teologia della Chiesa, rappresentando un punto focale per il culto mariano.
Il Mosaico dell’Abside e la Devozione Francescana
All’interno della Basilica, i visitatori rimangono subito colpiti dal mosaico dell’abside, che raffigura l’incoronazione di Maria da parte di Gesù Cristo. Questo è uno degli ultimi capolavori medievali a Roma, voluto dal primo Papa francescano, Niccolò IV. Come osserva Guido Sante, “L’intera decorazione è un manifesto della devozione francescana verso Maria, con scene bibliche e immagini di Santi francescani come San Francesco e Sant’Antonio.”
La Cappella Sistina e il Presepe
Un’altra gemma della Basilica è la sua Cappella Sistina, non quella famosa per gli affreschi di Michelangelo in Vaticano, ma una cappella dedicata al Presepe. In questa cappella si trova la prima rappresentazione della Natività, ispirata al presepe vivente di San Francesco a Greccio. “È qui che si trova il primo presepe della storia, ancora oggi conservato,” racconta Guido Sante. La cappella è il luogo perfetto per la riflessione spirituale, che collega la nascita di Cristo con l’adorazione mariana.
Reliquie e Tesori: La Culla di Gesù Bambino
Al di sotto dell’altare maggiore si trova una delle reliquie più preziose: la Sacra Culla, composta da cinque tavole di legno di sicomoro, raccolta in un reliquiario di cristallo, argento e oro. Ogni anno, il 5 agosto, la Basilica celebra la nevicata miracolosa che avrebbe indicato a Papa Liberio il luogo dove costruire questo grandioso santuario.
La Cappella Paolina e la “Salus Populi Romani”
Nel 1613, Papa Paolo V Borghese consacrò la Cappella Paolina, dove è custodita l’icona Salus Populi Romani. Questa cappella, adornata di preziosi marmi e decorazioni barocche, rappresenta uno dei massimi esempi del Barocco romano, ed è anche considerata la “casa” della Madonna di Roma, a cui è profondamente devoto Papa Francesco. Il Papa ha dichiarato che vorrebbe essere sepolto qui, come altri Papi devoti alla Madonna che preferirono Santa Maria Maggiore a San Pietro.
Un Testimone Vivente di Fede e Storia
La Basilica di Santa Maria Maggiore, con la sua ricca storia e il suo ruolo centrale nella vita spirituale della Chiesa, è molto più di un semplice luogo di culto. Attraverso i secoli, ha preservato la memoria del Cristianesimo primitivo, ospitando miracoli, reliquie e le testimonianze dei più grandi artisti. Questo è il motivo per cui la Basilica rimane così cara a Papa Francesco e rappresenta una costante fonte di ispirazione e devozione per i fedeli di tutto il mondo.