Al via questo secondo giorno di ritiro spirituale per i membri, i delegati fraterni e gli invitati speciali alla seconda sessione della XVI Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi. Oggi una giornata ricca di momenti, a partire dalle lodi con Madre Maria Ignazia Angelini, passando alle meditazioni di padre domenicano Timothy Radcliffe, fino alla Veglia penitenziale con Papa Francesco in Basilica.
“A te il silenzio è lode”, questo il titolo della meditazione di Madre Angelini. Il silenzio ha valore anche nelle pause sinodali che accompagneranno tutti in questi giorni. Il silenzio come “altissima lode, là dove non si può altro che ammirare l’opera di Dio è pure quello che ci posiziona nella celebrazione penitenziale e ci spinge anche a valutare tutto il peso delle pause di silenzio introdotte nei dialoghi sinodali”. Non saranno “un diversivo”, ma “un ascolto stupito del mai udito”. “Il silenzio è la dimensione costitutiva della parola umana”, questa la chiave della meditazione delle Lodi.
Poi la meditazione dell’assistente spirituale del Sinodo, padre Timothy Radcliffe. Sui lavori sinodali ha sottolineato: “essi non sono uno spreco di tempo e denaro”, come alcuni temono, e non hanno lo scopo di “negoziare compromessi o colpire gli avversari”, ma si pongono l’obiettivo di far comprendere gli uni agli altri “il significato della parola amore”, solo così si ottiene una “rete” che genera speranza.
“Eppure spesso si è rivelato essere il clero il più sospettoso del percorso sinodale e il più resistente ad esso”, dice ancora padre Timothy Radcliffe nella sua meditazione. “Questa è l’autorità gioiosa dei pastori. Siamo persone perdonate”.
A conclusione del ritiro, la Veglia penitenziale questa sera, nella Basilica di San Pietro, presieduta da Papa Francesco.
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Questo articolo è stato precedentemente pubblicato da acistampa.com