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Il Vaticano approva la devozione a Medjugorje

Il Vaticano ha concesso il "nihil obstat," ovvero il via libera alla devozione e all'esperienza spirituale che ebbe inizio a Medjugorje, una piccola città della Bosnia-Erzegovina, nel giugno 1981, quando sei bambini riferirono di vedere e ricevere messaggi dalla Beata Vergine Maria che si presentava come la Regina della Pace.
Il Vaticano approva la devozione a Medjugorje
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Il Vaticano ha concesso il “nihil obstat,” ovvero il via libera alla devozione e all’esperienza spirituale che ebbe inizio a Medjugorje, una piccola città della Bosnia-Erzegovina, nel giugno 1981, quando sei bambini riferirono di vedere e ricevere messaggi dalla Beata Vergine Maria che si presentava come la Regina della Pace.

La decisione arriva dopo molti anni di indagini approfondite, inchieste e studi, ed è contenuta nella Nota “Regina della Pace,” dal nome scelto dalla Madonna, che si concentra sull’esperienza spirituale associata a Medjugorje.

La Nota, firmata dal cardinale Víctor Manuel Fernández, prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede, e approvata da Papa Francesco il 28 agosto, è stata resa pubblica il 19 settembre, mettendo fine alla questione dibattuta che dura da oltre 40 anni.

Nella conferenza stampa tenutasi presso la Sala Stampa Vaticana, il prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede ha ufficialmente affermato il “nihil obstat,” portando un sospiro di sollievo ai milioni di pellegrini che continuamente vengono al Santuario di Nostra Signora Regina della Pace a Medjugorje:

“Questa determinazione indica che i fedeli possono ricevere uno stimolo positivo per la loro vita cristiana attraverso questa proposta spirituale, e anche il culto pubblico è autorizzato,” ha detto il cardinale Fernández.

La nota vaticana riconosce l’abbondanza di frutti spirituali legati all’esperienza di Medjugorje e autorizza i fedeli ad aderirvi poiché “sono avvenuti molti frutti positivi e non si sono diffusi effetti negativi o rischiosi tra il popolo di Dio,” ha osservato il cardinale Fernández.

Il Dicastero per la Dottrina della Fede ha concesso l’approvazione per la devozione legata a Medjugorje senza affermare il carattere soprannaturale delle apparizioni della Nostra Vergine Maria.

“Non accogliamo questi messaggi come rivelazioni private perché non abbiamo la certezza che siano messaggi della Madonna, ma li accogliamo come testi edificanti che possono stimolare una bella esperienza spirituale,” ha chiarito il cardinale Fernández.

Per approfondire il documento, la Facoltà Teologica Pontificia “Marianum” ha tenuto una conferenza sulle nuove norme per il discernimento di presunti fenomeni soprannaturali, sottolineando il ruolo molto speciale che Maria svolge nella vita dei fedeli e nel cammino di salvezza.

Padre Stefano Cecchin è il Presidente della Pontificia Academia Mariana Internationalis. Padre Stefano ha spiegato, “Dio è diventato visibile attraverso Gesù, e allo stesso modo Maria continua quest’opera di inculturazione con le persone, parlando la loro lingua, adottando il loro colore della pelle, i loro abiti, e diventando anche parte del popolo stesso in tutto il mondo. Abbiamo studi che chiaramente dimostrano questo a livello mondiale—ogni famiglia desidera la propria Madonna, per così dire, vestita con le loro tradizioni perché la sentono come la loro madre.”

La commissione più significativa riguardante il fenomeno di Medjugorje è stata istituita nel marzo 2010 da Papa Benedetto XVI. Egli nominò il cardinale italiano Camillo Ruini per guidare un team di cardinali, teologi, psicologi e altri esperti. Questa commissione fu incaricata di un’indagine completa sulle apparizioni mariane segnalate e il loro impatto, segnando un momento cruciale nell’inchiesta ufficiale della Chiesa su Medjugorje.

Padre Salvatore Maria Perrella, allora capo della Facoltà Teologica Pontificia Marianum a Roma, era uno dei 17 membri di questa commissione internazionale. Padre Salvatore ha osservato, “La Chiesa non accetta facilmente l’apparizione. Per questo c’è un processo di discernimento che ha le sue radici nel Medioevo fino a trovare una codificazione nelle norme del 1978 volute da Paolo VI. Cosa dicono queste norme? Quando il vescovo di un luogo riceve notizia di un’apparizione deve aspettare, vedere se questa notizia ha consistenza, e se questa notizia persiste, ha l’obbligo di chiamare una commissione.”

La commissione ha consegnato il suo rapporto nel 2016 a Papa Francesco e ha affermato la natura soprannaturale delle prime apparizioni.

Ha anche formulato diverse proposte chiave, tra cui porre Medjugorje sotto il controllo del Vaticano, consentire i pellegrinaggi organizzati dalla Chiesa e dichiarare autentiche le prime apparizioni.

Nel 2018, Papa Francesco ha nominato un funzionario vaticano per fornire supervisione ai bisogni pastorali del santuario e dei numerosi pellegrini che visitano il sito, che ha fornito rapporti positivi.

Ora è arrivato il verdetto finale.

D’ora in poi i fedeli possono andare liberamente in pellegrinaggio a Medjugorje, per sperimentare i frutti spirituali che lì sono maturati e ricevere uno stimolo positivo per la loro vita cristiana.

Dal momento che le prime apparizioni sono iniziate nel 1981, più di 40 milioni di pellegrini provenienti da tutto il mondo hanno fatto il loro pellegrinaggio a Medjugorje.

“Lei è colei che apre la strada che ci conduce a Gesù,” ha osservato Padre Stefano. “Infatti, Paolo VI, il grande Paolo VI, disse che non possiamo essere cristiani se non siamo mariani.”

Questo testo è stato adattato da Jacob Stein e tradotto da Ludovica Pelizzari

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