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La Guardia Svizzera: guardiana della tradizione

SPECIALE Vaticano sulle Guardie Svizzere Pontificie
La Guardia Svizzera: guardiana della tradizione

Trentaquattro nuove reclute presteranno giuramento alla Guardia Svizzera in Vaticano il 6 maggio. Questa data ha un significato speciale per i bodyguard del Papa.

Durante il cosiddetto “Sacco di Roma” del 6 maggio 1527, i mercenari dell’Imperatore Carlo V invasero Roma e saccheggiarono la Città Eterna. All’ultimo momento, le Guardie Svizzere riuscirono a portare in salvo Papa Clemente VII attraverso un passaggio segreto che conduceva a Castel Sant’Angelo.

147 Guardie Svizzere su un totale di 189 uomini furono uccise nei combattimenti.

Il più piccolo esercito del mondo protegge il Santo Padre e la sua residenza dal 1506. Per diventare una guardia, bisogna essere cittadini svizzeri cattolici e aver completato il servizio militare di base in patria.

Durante la cerimonia di giuramento, le reclute giurano sulla bandiera della Guardia. È un giuramento che le vincola alla fedeltà al Santo Padre e a tutti i suoi successori legittimi, secondo il loro motto “valorosi e fedeli”:

“Giuro di mantenere coscienziosamente e fedelmente tutto ciò che mi è appena stato letto, così Dio mi aiuti e i nostri Santi Patroni!”

Oltre a giurare di proteggere la vita del Papa con la propria, le guardie hanno anche altri doveri. Sorvegliano tutti gli ingressi ufficiali della Città del Vaticano e forniscono informazioni ai visitatori provenienti da tutto il mondo sul Vaticano.

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