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Il Papa celebra il X Anniversario del primo incontro mondiale dei Movimenti Popolari

Incontro mondiale dei Movimenti Popolari, oggi c'è anche Papa Francesco
Il Papa durante l'incontro con i Movimenti Popolari (Vatican Media)

Il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale assieme all’EMMP, l’Incontro Mondiale dei Movimenti Popolari, valutano il percorso fatto dal primo al quarto incontro mondiale con un simposio in programma oggi in Vaticano. Sono infatti passati dieci anni dal primo incontro in Vaticano del 2014. Titolo dell’evento di oggi è “Piantare una bandiera di fronte alla disumanizzazione” e protagonista è Papa Francesco.

Un lungo discorso in spagnolo quello del Papa che tocca tanti e vari temi. Come riferisce il sito del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale : “Il Santo Padre è arrivato alla sede del Dicastero e ha salutato calorosamente i dipendenti vaticani e poi i presenti al Simposio, alcuni dei quali aveva visto in occasione dell’EMMP in Vaticano nel 2014 e in Bolivia nel 2015. Il Papa ha letto il suo discorso programmato in spagnolo e ha aggiunto spontaneamente molti aneddoti”.

“Il grido degli esclusi può anche risvegliare le coscienze assopite di tanti leader politici che sono, alla fine, quelli che devono far rispettare i diritti economici, sociali e culturali”. Siamo cristiani, preghiamo affinché Dio ci dia la saggezza e la forza per realizzare una vera giustizia sociale”, queste alcune parole del Papa durante l’incontro.

Poi la richiesta ai ” ricchi del mondo” di condividere la tanta ricchezza accumulata. “Se questa piccolissima percentuale di miliardari che accumulano la maggior parte della ricchezza del pianeta  fossero propensi a condividerla, non a cederla, a condividerla in modo fraterno, sarebbe un bene per tutti, ma  anche per loro stessi in primis”. “Chiedo dunque ai privilegiati del mondo che facciano questo passo per essere molto più felici loro stessi”, l’appello del Pontefice.

Ripetute nel discorso le parole chiave dei Movimenti Popolari: 3T”, techo, tierra y trabajo, cioè tetto, terra e lavoro.

“Vi chiedo di confrontarvi tra di voi e continuate a combattere l’economia criminale con l’economia popolare. Non so se è lecito parlare di economia popolare, ma penso di si. Capisco che è difficile, ma è necessario. I bambini non possono essere un bene di scambio in mano dei trafficanti di persone. Se non ci prendiamo cura dei bambini, il popolo non ha futuro”, dice ancora il Papa nel suo discorso.

“Vorrei anche menzionare le scommesse online e l’uso malvagio della rete. Se pensiamo alle partite di calcio e alle star del calcio che promuovono le scommesse, non è una cosa buona, è una dipendenza. C’è una signora che conosco bene che prende la pensione e vanno a giocare e restano senza nulla, prendetevi cura di questo e delle persone. Ci sono anche i suicidi. La tecnologia può essere positiva, ma anche negativa, troviamo un equilibrio e non adattiamoci alla logica dei soldi”, questo un altro punto su cui riflettere che il Pontefice dona al Movimento popolare.

“Voi avete l’obbligo di evitare la propagazione dell’odio. Anche l’obbligo che le reti vengano disseminate per la ludopatia o per promuovere crimine organizzato. Dobbiamo per favore qualche cosa. E iniziate a pagare le tasse, è importante. Nessuno resti tagliato fuori e a nessuno vengano negati i beni basici della sussistenza”, l’appello del Papa.

“Siamo cambiati tutti in questi anni, vi confesso che ultimamente penso a come vorrei che le nuove generazioni si trovassero in un mondo migliore rispetto a quello che abbiamo avuto noi, ma purtroppo lasceremo un mondo peggiore, un mondo ferito dalla disuguaglianza, ferito dalla guerra, senza paradigmi sociali e economici, grandi minacce…Per favore spero che non cadiate nel rischio dell’accumulazione, dovete far si che i processi vengano portati a termine”, conclude così il Papa il suo lungo discorso.

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Questo articolo è stato precedentemente pubblicato su acistampa.com

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