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Papa Francesco decide una veglia penitenziale durante il Sinodo

Presentato il programma dei lavori della II sessione
Una sessione del Sinodo sulla Sinodalità del 2023
Il sinodo nel 2023 | | Vatican Media

Una veglia penitenziale con testimonianze e richiesta di perdono, che è una novità, poi la veglia ecumenica, e soprattutto un ritiro all’inizio dei lavori del Sinodo. Appuntamenti che si ripetono nella sessione sinodale che si apre il 2 ottobre e che vede diversi momenti di preghiera durante i lavori, ogni domenica e a metà dei lavori. Il calendario della seconda sessione del Sinodo sulla Sinodalità è improntato alla preghiera e come lo scorso anno ci saranno gli incontri dei Circoli minori.

I numeri dei delegati sono significativi, un quarto dei partecipanti non è un vescovo. Ci sono laici, religiosi e sacerdoti. Sono 368 di cui 272 investiti dal munus episcopale e 96 non vescovi.

Tutto il Popolo di Dio è invitato a partecipare ai grandi momenti di preghiera e a creare occasione di preghiera ecumenica grazie alla Comunità di Taizé che si rende disponibile nel mondo ad organizzarli sul modello delle Veglia che si svolge in Vaticano.

Per il resto non ci sono grandi cambiamenti rispetto alla Sessione del 2023 nel calendario dei lavori, ma c’è un forte impulso ecumenico e penitenziale. La veglia infatti è impostata grazie a testimonianze, al riconoscimento di peccati che si potrebbero definire “sociali” come “il peccato contro la pace • peccato contro il creato, contro le popolazioni indigene, contro i migranti, poi c’è il peccato degli abusi • peccato contro le donne, la famiglia, i giovani  e anche il peccato della dottrina usata come pietre da scagliare contro • peccato contro la povertà • Peccato contro la sinodalità / mancanza dell’ascolto, comunione e partecipazione di tutti.” Ovviamente non tutti con lo stesso valore, ma soprattutto come atti contro il Vangelo, per cui non si da la testimonianza di una Chiesa sinodale dice il cardinale Hollerich. La veglia è organizzata anche dal Vicariato di Roma per coinvolgere anche i giovani.

Utile la pagina dei documenti sul sito del Sinodo , e una novità per i giornalisti che potranno partecipare a dei forum su argomenti specifici. Il metodo è aggiornato e ogni momento è condiviso sul sito del Sinodo.

Non solo discussione e votazione, quindi ma una dinamica “di preghiera e di ascolto”.

Il che fa immaginare che non ci saranno grandi decisioni ma sarà  soprattuto un confronto. 

Dieci gruppi di studio hanno elaborato le tematiche della assemblea del 2023, che però non saranno rimessi in discussione.

Cinque moduli, quattro dedicati all’Istrumentum Laboris che tutti discutono in modo simultaneo e ci saranno poi dei gruppi di lavoro e delle plenarie e infine dei resoconti.

I gruppi, (circoli minori) useranno il metodo della conversazione nello Spirito con degli adattamenti come ad esempio una scelta di temi in base ad una sorte di votazione sulle questioni più scelti.

Una bozza del documento finale sarà presentata nel giorno del ritiro intermedio.

Interessante l’idea dei Forum aperti al pubblico. Una novità che nasce dalla richiesta dei partecipanti al Sinodo per meglio comprendere le questioni sinodali. Una offerta per chi segue i lavori del Sinodo per comprendere meglio le questioni e le diverse prospettive teologiche. Momenti in cui l’Assemblea si apre all’esterno.

Il Sinodo dei vescovi si trasforma sempre di più in un assemblea ecclesiale. Lo scopo è quello di una “conversione” sinodale di tutta la Chiesa.

Tutti gli eventi pubblici saranno comunque trasmessi dai media vaticani.

Per il resto, il Sinodo, quello vero, resta riservato e nessun delegato può parlarne, ci saranno le conferenze stampa gestite dalla Commissione per l’Informazione, la stessa dello scorso anno.

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Questo articolo è stato precedentemente pubblicato su acistampa.com

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