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Papa Francesco spiega il suo compito come Vescovo di Roma

“Perché non diventiamo cattolici?” è il titolo del libro scritto dal pastore Andreas Theur- er. Mentre sta prendendo forma, egli è an- cora un protestante.
PAPA FRANCESCO PRIMO PIANO GHIGNO SORRISO
(photo: Daniel Ibanez/CNA / EWTN)

Dalla loggia della Basilica di San Pietro, subito dopo l’annuncio della sua elezione, Papa Francesco dichiarò: “Sapete che era compito del Conclave dare a Roma un Vescovo. Sembra che i miei fratelli Cardinali siano andati ai confini della terra per trovarne uno, ma eccoci qui. Vi ringrazio per il vostro benvenuto. La comunità diocesana di Roma ora ha il suo Vescovo.”

Nel suo primo discorso ai fedeli subito dopo l’elezione, molti rimasero sorpresi dall’enfasi che mise sul suo ruolo di Vescovo di Roma.

Il Primato del Papa e la Storia della Chiesa
Il primato del Papa è stato a lungo un tema controverso nella storia della Chiesa. La separazione tra le chiese cattolica e ortodossa non è dovuta solo a differenze teologiche, ma anche alla questione del ruolo del Papa.

Il Papa ha sempre avuto molti titoli diversi. Oltre a essere il Vicario di Cristo, il Papa è anche il Vescovo di Roma. Questa tradizione risale al santo apostolo Pietro, che fu il primo vescovo di Roma dopo che Gesù Cristo gli affidò il compito di guidare il gregge.

Ci sono stati 265 successori di Pietro, e ognuno di loro ha detenuto il titolo di Vescovo di Roma ed è stato un successore nel primato su tutta la Chiesa.

Nuovo Documento sul Primato Papale e la Sinodalità
Ventinue anni fa, Giovanni Paolo II sollecitò una riflessione sulla natura e l’esercizio del primato papale. In risposta, il Vaticano ha presentato un documento di studio il 13 giugno 2024, intitolato “Il Vescovo di Roma: Primato e Sinodalità nei Dialoghi Ecumenici e nelle Risposte all’Enciclica Ut Unum Sint.” Questo documento, emesso dal Dicastero per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, esamina il dialogo in corso tra le Chiese cristiane riguardo al ruolo del Papa e all’esercizio del suo ministero.

Il Cardinale Kurt Koch, Prefetto del Dicastero per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, ha spiegato in conferenza stampa: “Abbiamo l’invito di Papa Giovanni Paolo II nel 1995. Nella sua enciclica Ut unum sint, ha invitato tutte le chiese a entrare in dialogo con lui per trovare una forma di primato che non sia un ostacolo in futuro.”

Sinodalità e Unità tra le Chiese Cristiane
Nonostante le molte chiese e denominazioni cristiane oggi, gli esperti teologici hanno riconosciuto la necessità di un ministero unificante a livello universale. Il Cardinale Koch ha elaborato: “È l’equilibrio tra primato e sinodalità. A volte abbiamo l’impressione che siano contrari: sinodale e primato. E il documento dice molto chiaramente, in tutto il dialogo ecumenico, che sono complementari. Non abbiamo sinodalità senza primato e non abbiamo primato senza sinodalità.”

Rappresentanti di altre comunità cristiane hanno espresso la loro soddisfazione per il nuovo documento. Il Direttore del Centro Anglicano a Roma, Ian Ernest, ha detto: “Come rappresentante personale dell’Arcivescovo di Canterbury, sono lieto che una delle risposte più complete e dettagliate all’invito di San Giovanni Paolo II in Ut Unum Sint sia stata data dalla Casa dei Vescovi della Chiesa d’Inghilterra nel 1997.”

La sinodalità tra le chiese, sostiene il documento, potrebbe “permettere alle Chiese di ascoltarsi reciprocamente e avviare processi di discernimento e decisione congiunti su questioni urgenti di interesse comune.” Il Cardinale Mario Grech, Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi, ha commentato: “La sinodalità non è solo una parola della Chiesa Cattolica. No. Ci sono varie esperienze di sinodalità. Le varie chiese hanno il loro modo di intendere la sinodalità.”

Il documento conclude con una proposta del Dicastero, identificando i suggerimenti più significativi per un rinnovato esercizio del ministero di unità del Vescovo di Roma, “riconosciuto da tutti.”

Proseguire il Cammino verso l’Unità tra i Cristiani
Ian Ernest ha ricordato: “Il mese scorso il Santo Padre Papa Francesco ha menzionato il ruolo del Vescovo di Roma e ha usato le parole di Papa Gregorio Magno, descrivendolo come il ‘Servo dei servi di Dio’, ‘Servus Servorum Dei.’” Il Vaticano continua a lavorare con l’obiettivo che tutti i cristiani possano percorrere questo cammino insieme.

[Adattato da Jacob Stein]

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