In memoria di Joaquín Navarro-Valls, illustre medico, giornalista e storico direttore della Sala Stampa Vaticana, la Fondazione Universitaria Biomedica ha presentato il secondo Premio Internazionale Navarro-Valls per la Leadership e la Benevolenza a Lina Tombolato Doris e Nicolò Govoni.
Nicolò Govoni è Presidente e CEO dell’Associazione “Still I Rise”. Spiegando la missione dell’associazione, dice: “Offriamo un’educazione di livello mondiale ai bambini che non possono permettersela. Siamo i primi al mondo a offrire l’IB, il Baccalaureato Internazionale, gratuitamente in una baraccopoli. Lo facciamo perché crediamo che l’educazione sia uno strumento potente di cambiamento sociale solo se sfida lo status quo.”
La Fondazione Ennio Doris
Lina Tombolato Doris ha fondato la Fondazione Ennio Doris nel 2022 per onorare la memoria del suo defunto marito. La fondazione supporta bambini svantaggiati, offre borse di studio e assiste famiglie e anziani, lasciando un impatto duraturo sulla comunità. Ricevendo il premio, ha dichiarato: “Voglio dire ai giovani di sognare, di guardare al futuro con speranza e fiducia, e di pianificare il domani senza perdersi nella disperazione o di fronte alle difficoltà che fanno parte della vita.”
Continuare l’Eredità di Joaquín Navarro-Valls
Alessandro Pernigo, Presidente della Fondazione Universitaria Biomedica, aggiunge: “Vogliamo continuare a ricordare Joaquín Navarro-Valls e tutto ciò che rappresentava, incluso il pontificato di Giovanni Paolo II. Premiamo persone che sanno veramente come avere un impatto positivo sulla società e promuovere il bene.”
Still I Rise: Scuole per Bambini Vulnerabili
Nato nel 1993, Nicolò Govoni è Presidente e CEO dell’Associazione Still I Rise, fondata nel 2018 a Samos, in Grecia. L’ONG apre scuole per bambini rifugiati e vulnerabili, operando in Siria, Kenya, Repubblica Democratica del Congo, Yemen, Colombia e India.
Govoni nota: “Quando parliamo di aiuti umanitari, spesso ci concentriamo su salute, cibo e rifugio, che sono essenziali per la sopravvivenza. Ma questi non emancipano una persona. Ciò che cambia una vita è la capacità e gli strumenti per liberarsi veramente da qualsiasi tipo di vincolo, anche dall’aiuto umanitario stesso. Nel momento in cui si educa una persona, quella persona è libera per sempre.”
La cerimonia di premiazione si è tenuta presso la Sala Protomoteca dei Musei Capitolini a Roma.